Risveglio Sensoriale in Primavera – 5 Rituali di Benessere per Viverla al Meglio

BENESSERE

Nicole Furia

Quando ero bambina, un giorno la maestra ci assegnò un compito speciale: descrivere la primavera con i cinque sensi. Wow.
Ricordo l’emozione di quell’esercizio, il modo in cui ogni compagno di classe cercava di tradurre in parole i colori, i profumi, le sensazioni di questa stagione magica. Non ricordo cosa scrissi allora, ma se dovessi rispondere oggi, so esattamente cosa direi…

La primavera, per me, ha un sapore inconfondibile: quello degli asparagi selvatici. Un gusto decisamente non per tutti, ma che io e il mio compagno adoriamo. Cerchiamo di raccoglierli durante le nostre passeggiate nei boschi... e a volte ne abbiamo mangiati anche troppi!
Ma la primavera è anche il gusto fresco e dolce delle fragole e delle ciliegie. E poi, con questa stagione, arrivano loro: le mie adorate pesche e albicocche, un piccolo sole racchiuso in un morso.

La primavera è luce. Le giornate si allungano, il sole si fa più caldo. Ma c’ è anche il verde tenero delle foglie nuove, il giallo vivo dei primi fiori. È difficile esprimerla in un solo colore, perché la Primavera è un’esplosione di colori.

La Primavera è suono. È il canto degli uccelli all’alba, il fruscio del vento tra le foglie leggere, il ronzio delle api sui fiori. È il risveglio della natura che si fa musica.

La Primavera si sente sulla pelle. Il sole tiepido, il vento leggero, l’aria che cambia consistenza. È il piacere di affondare le mani nella terra, di piantare nuovi fiori, di sentire la vita.

E infine per me la primavera profuma di erba appena tagliata nei giardini, di margherite e dei fiori di ciliegio che coloravano il cortile di mia zia. È un profumo che risveglia, che porta nuova energia dopo il torpore dell’inverno. Un profumo che, secondo me, tocca le nostre corde più profonde, quelle ancestrali di quando vivevamo in sintonia con la terra.

Ed è proprio questo cambiamento che mi affascina della Primavera. Dopo mesi di quiete e raccoglimento, tutto si rimette in moto: la natura, i nostri corpi, le nostre energie. È un momento di transizione, di rinnovamento profondo.

Ma come ogni cambiamento, non sempre è semplice. Non tutti amano la Primavera. C’è chi la vive come un risveglio gioioso e chi, invece, la sente come una fase di adattamento faticosa. Il corpo può essere più stanco del solito, il sonno disturbato dai cambiamenti di luce, il sistema immunitario messo alla prova dagli sbalzi di temperatura. E per chi soffre di allergie, la fioritura non è solo un’esplosione di colori, ma anche di starnuti e occhi che bruciano.

E poi c’è l’aspetto emotivo. La Primavera è movimento, espansione, ma per qualcuno questo dinamismo può portare anche irrequietezza o ansia. Come se il corpo e la mente facessero fatica a sincronizzarsi con il nuovo ritmo.

E allora, come possiamo accogliere questa stagione in modo più armonioso, rispettando i nostri tempi e le nostre sensazioni?

Per quanto mi riguarda, ho notato che aggiungere un piccolo rituale alla mia quotidianità fa una grande differenza. Mi aiuta a sentirmi meglio, più connessa e in sintonia con i cambiamenti intorno a me. Non serve molto tempo, bastano anche solo 10 minuti al giorno.

Quando parlo di rituale, non intendo qualcosa di complicato, ma un momento di pausa consapevole, in cui ci fermiamo, lasciamo andare le distrazioni e ci dedichiamo con presenza e intenzione a ciò che stiamo facendo. Un gesto semplice che, ripetuto ogni giorno, può trasformare il nostro benessere.

Se non avete un rituale da fare che puo’ farvi stare bene state con me perche’ oggi voglio condividere con voi 5 rituali sensoriali che mi hanno aiutato a vivere la Primavera in modo più armonioso. Cinque piccoli gesti, uno per ogni senso, che ci radicano nel presente e ci permettono di fluire con questa stagione, invece di resisterle.

Non serve farli tutti e 5 ma anche solo uno che possa esservi di aiuto o ispirare anche voi come hanno fatto con me…

e state con me perché se avete piacere alla fine vorrei lasciarvi con una riflessione extra.

1° Rituale per Il senso del gusto:

La Primavera è un nuovo inizio, un momento in cui il corpo si risveglia e si libera dalle tossine accumulate nei mesi invernali. E quale modo migliore per iniziare la giornata se non con un rituale di purificazione antichissimo?

L’Oil Pulling è una pratica ayurvedica millenaria che consiste nel risciacquare la bocca con olio per eliminare le tossine (Ama in sanscrito), migliorare la salute orale e affinare il senso del gusto. Il termine inglese "oil pulling" deriva dalla parola sanscrita Kavala e significa letteralmente “estrarre con l’olio”, perché l’olio intrappola batteri e tossine, che poi vengono espulsi.
Questa pratica nasce nella tradizione dell’Ayurveda e aiuta a ridurre i batteri della bocca, migliorare la salute delle gengive, sbiancare i denti e favorire una migliore digestione.

Inoltre, secondo l’Ayurveda, la pulizia della bocca al mattino aiuta a liberarsi delle tossine che il corpo ha eliminato durante la notte, promuovendo così una sensazione di leggerezza e benessere generale.

Perché e’ utile farlo in Primavera?
Questa stagione è un momento di detossinazione naturale: il corpo si alleggerisce, la digestione cambia e la nostra energia si rinnova. L’Oil Pulling è un rituale che aiuta a sostenere questo processo, donandoci una sensazione di freschezza e pulizia sin dal risveglio.

Come si pratica?

  • Usa 1 cucchiaio di olio (il più comune è l’olio di sesamo o di cocco; io acquisto un piccolo barattolo di olio di cocco biologico alimentare, che cambia consistenza con la temperatura: in primavera potrebbe essere necessario prenderne 2-3 cucchiaini se è ancora solido).

  • Si usa come un sciacquando la bocca facendolo passare tra i denti, senza inghiottire!

  • Se sei all’inizio, inizia con 5 minuti. Poi, gradualmente, prova ad arrivare a 10 e, se riesci, fino a 20 minuti.

  • Sputa l’olio e sciacqua la bocca con acqua tiepida.

  • Poi, spazzola i denti come al solito.

Per quanto tempo?
L’ideale sarebbe praticarlo ogni mattina per almeno 2-3 settimane per godere dei benefici, ma anche farlo per qualche giorno quando senti il bisogno di una pulizia più profonda può essere utile.


Non ci sono particolari controindicazioni, ma all’inizio può sembrare difficile o fastidioso. Se senti un eccessivo affaticamento alla mascella, prova a ridurre il tempo e a rilassare il viso mentre lo fai. Inoltre, è importante non ingoiare l’olio, perché contiene le tossine che stiamo eliminando. Ovviamente per qualsiasi dubbio se avete dei problemi di salute consultatevi con il vostro medico o lo specialista che vi sta seguendo.

Questo semplice gesto del mattino può diventare un momento di consapevolezza e cura di sé, un piccolo rituale per accogliere la Primavera con freschezza e vitalità.

Un suggerimento extra mentre fate oil pulling potete mettere una musica che vi fa stare bene e vi aiuta a non annoiarvi e ad iniziare la giornata con il piede giusto.

2° Rituale per il senso della vista:

Gli occhi sono tra i primi a risentire dei cambiamenti stagionali: la maggiore esposizione alla luce può affaticare lo sguardo, mentre il vento primaverile e le allergie possono causare arrossamenti o secchezza. Inoltre in generale, il tempo trascorso davanti agli schermi può affaticarli e renderli più sensibili.

Un modo semplice e naturale per rilassarli è l’impacco tiepido alla camomilla, un rituale tanto semplice quanto antico dalle proprietà lenitive e decongestionanti.

Scaldate una tazza d’acqua e immergete due bustine di camomilla per qualche minuto. Una volta intiepidita, immergete un piccolo asciugamano da bagno nell’infuso e strizzatelo leggermente.
Appoggiate l’asciugamano sugli occhi chiusi e rilassatevi per 5-10 minuti, respirando profondamente.
Ripetete l’applicazione la sera prima di dormire o ogni volta che sentite gli occhi stanchi.

L’impacco è generalmente sicuro, ma se avete occhi molto sensibili o allergie alla camomilla, meglio fare un piccolo test prima di applicarlo. Assicuratevi che la temperatura sia piacevole e non troppo calda per evitare irritazioni o scottature.

Il calore ha un effetto rilassante sui muscoli oculari e favorisce la microcircolazione, ma se l’obiettivo principale è ridurre il gonfiore, allora sarebbe meglio un impacco freddo.

Extra Tip – Palming per rilassare lo sguardo

Dopo l’impacco, potete provare un esercizio di palming per distendere ulteriormente gli occhi:

✔ Sfregate le mani tra loro per generare calore.
✔ Appoggiate i palmi sugli occhi chiusi senza fare pressione.
✔ Rimanete in questa posizione per un paio di minuti, respirando profondamente.
✔ Aprite gli occhi lentamente e osservate come lo sguardo appare più riposato.

Un gesto semplice, ma incredibilmente efficace per dare sollievo agli occhi e accogliere la luce della Primavera con uno sguardo fresco e rilassato.

3° Rituale il senso dell’udito:

Ascoltare la primavera significa lasciarsi attraversare dalla sua energia. Il canto degli uccelli al mattino, il fruscio del vento tra le foglie, il suono dell’acqua che scorre… La natura si risveglia e con essa anche noi.

Una meditazione sui Chakra in questo periodo è come sintonizzarsi con il battito della terra: ci allinea, ci pulisce, ci ricarica.

I chakra sono centri energetici situati lungo la colonna vertebrale che regolano il flusso dell’energia nel corpo. Sono sette e ognuno è associato a una specifica funzione fisica, emotiva e spirituale. Quando l’energia scorre liberamente attraverso i chakra, ci sentiamo in equilibrio e vitali. Al contrario, blocchi o squilibri possono influenzare il nostro benessere.

Mi piacerebbe in un futuro racconto spiegarli meglio… rimanete sintonizzati se vi interessa.

Ogni chakra ha una vibrazione specifica e lavorare con i suoni può aiutare a liberare blocchi energetici, migliorare la concentrazione e favorire un senso di equilibrio interiore.

Questa stagione rappresenta un nuovo inizio, un momento perfetto per riequilibrare le energie e lasciare andare ciò che non serve più. La meditazione sui chakra, abbinata ai suoni (mantra o frequenze), può aiutarvi a risvegliare l’energia vitale e ad armonizzarla con la crescita e il movimento della natura.

Come si pratica?

Trovate un posto tranquillo e sedetevi in una posizione comoda. Chiudete gli occhi e portate l’attenzione al respiro.
Iniziate dal chakra della radice (Muladhara) e immaginate un’energia rossa alla base della colonna vertebrale. Potete ripetere il suono LAM per attivarlo.
Risalite lentamente attraverso gli altri chakra, visualizzando i colori corrispondenti e ripetendo i rispettivi suoni:

Chakra sacrale (Svadhisthana) – Immaginate un’energia arancione che si espande nella zona sotto l’ombelico, al centro del basso ventre. Ripetete il suono VAM.

Chakra del plesso solare (Manipura) – Visualizzate una luce gialla brillante che irradia dal centro dell’addome, appena sopra l’ombelico. Ripetete il suono RAM.

Chakra del cuore (Anahata) – Immaginate un’energia verde che si espande dal centro del petto, irradiando amore e armonia. Recitate il suono YAM.

Chakra della gola (Vishuddha) – Visualizzate un’energia azzurra che vibra nella vostra gola, favorendo l’espressione autentica e la comunicazione. Ripetete il suono HAM.

Chakra del terzo occhio (Ajna) – Immaginate un’intensa luce indaco tra le sopracciglia, un punto luminoso che si espande nella vostra mente portando chiarezza e intuizione. Ripetete il suono OM.

Chakra della corona (Sahasrara) – Visualizzate una luce viola o bianca sopra la sommità della testa, come un loto che si schiude verso l’alto. Sentitevi connessi all’universo, lasciando che il silenzio o il suono AUM vi porti in uno stato di pura consapevolezza.

Respirate profondamente tra un chakra e l’altro, sentendo l’energia fluire liberamente attraverso il corpo.

Quanto tempo dedicarci?

Potete iniziare con 5-10 minuti al giorno, concentrandovi su un solo chakra o attraversandoli tutti.

Se non vi sentite a vostro agio con i mantra, potete semplicemente ascoltare i suoni della natura e lasciarli riequilibrare la vostra energia. Uscite all’aria aperta, chiudete gli occhi e lasciate che il canto degli uccelli, il vento o il suono dell’acqua vi guidino verso una connessione più profonda con la primavera.

Un gesto semplice, ma incredibilmente potente per risvegliare corpo e mente al ritmo della natura.

Oppure in se non avete dimestichezza con la meditazione ne potete trovare di bellissime online e semplicemente rilassarvi e farvi guidare dal flusso.

4° Rituale per il senso del tatto:

La pelle è il nostro confine con il mondo, il punto in cui il dentro e il fuori si incontrano. In primavera, proprio come la natura si rinnova, anche il nostro viso ha bisogno di risvegliarsi, liberarsi dalle tensioni e ritrovare la sua naturale luminosità. Un massaggio linfatico con l’olio di Rosa Mosqueta è il gesto perfetto per accompagnare questo processo di rinascita.

Dopo l’inverno, il viso può apparire più gonfio o spento a causa della minore circolazione. Il massaggio linfatico aiuta a drenare i liquidi in eccesso, stimolare la microcircolazione e ridurre la tensione accumulata nei muscoli del viso. L’olio di Rosa Mosqueta, con le sue proprietà rigeneranti, nutre la pelle in profondità, donandole elasticità e luce.

Come si pratica?

✔ Preparate la pelle detergendola con un prodotto delicato e applicate qualche goccia di olio di Rosa Mosqueta sul viso.
✔ Aprite le stazioni linfatiche: con i polpastrelli, esercitate una leggera pressione dietro le orecchie e sulla clavicola per attivare il drenaggio.
✔ Massaggio delicato: con movimenti lenti e leggeri, fate scorrere le dita lungo il collo, le guance e la mascella, sempre dall’interno verso l’esterno e dall’alto verso il basso. verso il basso perche’ dreniamo verso la stazione linfatica piu’ grande nelle clavicole.
✔ Ripetete per 5-10 minuti, respirando profondamente.

Ci sono controindicazioni?

Il massaggio linfatico è una tecnica delicata e adatta a tutti, ma se avete infiammazioni cutanee, infezioni o problemi di drenaggio linfatico, meglio consultare un esperto prima di praticarlo.

Extra Tip – Un gesto per risvegliare la pelle

Dopo il massaggio, immergete un asciugamano in acqua tiepida, strizzatelo e appoggiatelo sul viso per qualche secondo. Il calore aiuterà l’olio a penetrare meglio e amplificherà la sensazione di relax.

Accarezzare il viso con consapevolezza è un atto d’amore verso noi stessi, un modo per connetterci con la nostra pelle e accoglierne la bellezza autentica.

5° Rituale per il senso dell’olfatto:

L’olfatto è il senso più legato alle emozioni e alla memoria. Con l’arrivo della primavera, possiamo usare l’aromaterapia per risvegliare la mente e portare una sensazione di leggerezza e benessere.

L’olio essenziale di Bergamotto è un vero raggio di sole: il suo profumo agrumato ma delicato solleva l’umore, allevia le tensioni e porta chiarezza nei momenti di cambiamento.

Perché farlo in primavera?

Così come la natura rinasce, anche noi sentiamo il bisogno di alleggerirci dalle energie stagnanti dell’inverno. Il Bergamotto aiuta a riequilibrare le emozioni, infondendo positività e freschezza.

Come si pratica?

✔ Metodo ideale: il diffusore
Il modo migliore per beneficiare dell’aroma del Bergamotto è usare un diffusore ad ultrasuoni. Basta aggiungere 5-7 gocce di olio essenziale nell’acqua del diffusore e lasciarlo propagare nell’ambiente per creare un’atmosfera luminosa e rigenerante.

✔ Alternativa senza diffusore: il rituale del vapore
Se non avete un diffusore, potete comunque creare un momento di connessione con questo profumo:

  • Fate bollire dell’acqua e versatela in una ciotola resistente al calore.

  • Aspettate qualche minuto prima di aggiungere 3-5 gocce di olio essenziale di Bergamotto (il calore eccessivo può alterare le proprietà dell’olio quindi l’acqua deve essere tiepida).

Ci sono controindicazioni?

L’olio essenziale di Bergamotto è generalmente sicuro, ma è fotosensibilizzante: se applicato sulla pelle, evitate l’esposizione al sole nelle 12 ore successive e comunque va sempre usato diluito e mai puro. Inoltre, alcuni soggetti o gli animali possono essere sensibili agli oli essenziali diffusi nell’aria, quindi è sempre bene iniziare con poche gocce.

Bene, questo era l’ultimo rituale, spero che vi possano essere utili.

Ed ecco la mia riflessione:

Sono piccoli gesti, cinque rituali sensoriali, ma possono aiutare la connessione con la natura e con noi stessi. Perché rallentando e facendo qualcosa per il nostro benessere, possiamo riuscire a sentire ciò di cui il nostro corpo e la nostra mente hanno davvero bisogno.

Che sia il calore di un impacco sugli occhi, la delicatezza di un massaggio sul viso, la vibrazione di un suono o il profumo fresco del Bergamotto, ogni gesto diventa un piccolo atto di cura e presenza. E in fondo, non è proprio questo che la Primavera ci insegna? A risvegliarci con dolcezza, a seguire il nostro ritmo senza forzature, così come ogni pianta fiorisce nel suo tempo.

Non esiste un solo modo giusto per accogliere questa stagione: possiamo scegliere di resistere al cambiamento o di fluire con esso, rispettando ciò che ci fa stare bene. Ma se decidiamo di fluire, di sbocciare, possiamo scoprire quanto sia rigenerante lasciarci trasportare dalla bellezza di questa rinascita.

E voi, come sentite la Primavera?

Grazie per aver ascoltato fin qui.

Nel prossimo episodio parleremo di un argomento che mi sta molto a cuore, cioe’ di come le rughe Parlano di Noi e vedremo la Sottile Connessione tra Espressioni, Emozioni e Benessere.

Un abbraccioE ricordate di prendetevi del tempo per voi stessi lasciando che la primavera vi attraversi dolcemente con la sua energia rinnovatrice.

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