1. Esiste un rituale per l'eterna giovinezza?
BENESSERE
Nicole Furia
3/26/20256 min leggere


Ci sono quelle passioni che per cui sentiamo di essere portati senza un motivo preciso, sono li’ dentro di noi… a volte le manifestiamo da bambini, altre volte scoppiano in una fase o in un momento preciso della nostra vita…come per una magica scintilla
Per me e’ stata la prima, fin da piccola ho avuto un’attrazione magica e particolare per il mondo della bellezza, dei rimedi naturali e del benessere… fin da quando rubavo i prodotti di bellezza dal cassetto di mia madre, a volte anche con risultati disastrosi come usare un bel rossetto vermiglio per creare disegni su una borsa di pelle e poi appoggiarla sul divano in tessuto color crema… nelle mie orecchie riecheggiano ancora le urla di mia madre…
Da lì è stato un crescendo di esperimenti, ricerche e studi, di piccoli rituali che ho creato, ma anche di tante emozioni che vi racconterò, se avrete il piacere di ascoltarmi.
Ora torniamo un attimo indietro nel tempo, ero a Londra, era il 2017… e con il mio compagno avevamo appena aperto il nostro negozio, una Boutique & Spa in centro vicino a Oxford Circus… cuore caotico della città...
Ricordo perfettamente che invece di essere felice e raggiante, ero sì felice perché un bellissimo sogno si stava realizzando… ma completamente in burnout, ero stanchissima, esausta… ed era veramente un paradosso se ci pensiamo perché stavamo aprendo un tempio di benessere e bellezza e proprio io che professavo il volersi bene, il prendersi cura di sé… e così era sempre stato da anni… in quel periodo invece, lontana da casa, mi ero dedicata al 100% al lavoro e mi ero spremuta fino all’ultima goccia, stavo trascurando la mia luce, tralasciando tutti i miei rituali di bellezza e iniziavo a sentire il peso delle responsabilità che stavano per arrivare… quindi fisicamente e mentalmente ero una corda di violino… Se volete poi vi spiegherò meglio quello stato d’animo nero che mi avvolgeva e magari tanti di voi sperimentano e come sono riuscita piano piano a superarlo… sono stati più step, più passi… iniziamo dal primo.
Se nella vita niente succede per caso, dicono, a pochi giorni dall’apertura entrò in negozio una signora minuta, elegante, dai tratti decisamente orientali. Il suo portamento era fiero, il suo sguardo acceso di curiosità. Mi parlò in italiano e questo mi incuriosì subito. Era una scrittrice e abitava vicino alla nostra boutique. In realtà era una scrittrice molto particolare perché fu la prima scrittrice di origine cinese a scrivere in italiano. Nata da padre italiano, diplomatico, e da madre cinese, a tredici anni fu costretta ad abbandonare la sua terra natale per ragioni politiche. Raggiunse da sola l'Italia, dopo settanta giorni di navigazione a bordo di una nave greca.
Entrò nel negozio e voleva sapere tutto. Cosa facevamo? Quali trattamenti offrivamo? Cosa fosse l’Ayurveda? Non conosceva l’aromaterapia, i suoi occhi brillavano come quelli di una bambina davanti a un mondo nuovo da esplorare…
Mi colpì profondamente.
… lei era raggiante nonostante tutto, nonostante tutte le cose che le erano capitate negli anni precedenti tra cui mi raccontò la perdita del suo amato marito, i problemi di salute e quindi il futuro incerto…
E credo che da quel momento ho capito che l’eterna giovinezza non è solo una questione di aspetto esteriore. È uno stato d’animo.
Possiamo mantenere viva quella scintilla dentro di noi, anche mentre gli anni passano. Possiamo prenderci cura di noi stessi in tanti modi, con piccoli rituali quotidiani. Come faceva lei: praticava Tai Chi, beveva tè verde, non solo per le proprietà del tè ma per il rituale che vi creava attorno… si concedeva un pedicure spa e comprava ancora prodotti di bellezza per regalarsi un momento di benessere quotidiano… E più importante di tutti: si manteneva aperta alla vita.
E si rifletteva tutto questo all’esterno, la luce dei suoi occhi e della sua anima. Sentivi arrivare la sua energia. Potente.


Parlando con lei è iniziato un viaggio bellissimo, parlavamo della Cina che ha vissuto da bambina, di come poi visse per diversi anni a Milano occupandosi di pubbliche relazioni per i grandi della moda, quasi ogni giorno veniva per una tazza di tè, alle volte ci portava in giro per Chinatown, era sempre elegantissima.
Non avevo la sensazione di parlare con una persona di 80 anni, mi sembrava di parlare con una ragazza giovane e faceva sentire giovane anche me.
Ho avuto la sensazione con lei che si potesse raggiungere veramente l’eterna giovinezza.
Non vivendo per sempre, ma vivendo ogni giorno al meglio!
Perché alla fine, secondo me, la vera bellezza è sentirsi bene e vivere in armonia con il proprio corpo e la propria mente, nonostante tutti gli inevitabili cambiamenti del passare del tempo.
E se esiste un rituale per l’eterna giovinezza? Forse è proprio questo: rimanere curiosi, aperti, e prendersi cura di sé con amore, ogni singolo giorno. Coltivare la meraviglia, concedersi piccoli piaceri senza sensi di colpa, nutrire il corpo e l’anima con gesti di bellezza e consapevolezza. Perché la giovinezza non è un numero, ma un’energia, un modo di abitare il tempo con grazia e vitalità.
La mia affascinante Signora diventò presto un’amica preziosissima.
Si era data lo pseudonimo di Bamboo, perché diceva che "il bambù si piega ai problemi della vita, ma non si spezza". E trovo che fosse perfetto per lei.
Quindi quell’incontro fu oro e mi riallineò con la mia vera natura, iniziai a poco a poco a ritrovare la retta via per il mio benessere, a cercare di essere piena per poter poi dare agli altri… perché avevo scelto un lavoro dove le persone che venivano nel nostro centro cercavano conforto e non solo bellezza estetica, cercavano di stare bene.
L’ho sentito dire più volte, ma è proprio così: se non ci ricarichiamo e non ci prendiamo cura di noi stessi, siamo come gusci vuoti. E non dobbiamo riempirci solo per dare agli altri, ma proprio per ritrovare la nostra linfa vitale, la gioia di vivere, la bellezza di vivere… la nostra curiosità!
Fu la Signora Bamboo a farmi capire che non bastava sapere tutto su benessere e bellezza: bisognava viverli. Lei incarnava l’equilibrio perfetto tra bellezza e benessere: ogni suo gesto, dal modo in cui si prendeva cura della pelle al semplice sorseggiare il tè, era un atto di presenza e amore per sé stessa. Mi resi conto che negli ultimi mesi avevo trattato la bellezza come un lavoro, un dovere, senza più concedermi il piacere e la cura autentica che un tempo mi avevano ispirata. Era arrivato il momento di cambiare, di riscoprire il significato profondo di quei gesti e farli miei con una nuova consapevolezza.
Perché può sembrare una frase banale, ma è vera: non possiamo emanare bellezza se non stiamo bene con noi stessi. Non c'è crema o trattamento che tenga, quella luce speciale non viene fuori.
Al mondo ci sono tantissimi modi per sentirci bene con noi stessi, anche se spesso ci nascondiamo dietro al "non ho tempo", "servono soldi", "non so da dove iniziare".
Eppure, c'è un mondo di rituali semplici che possono farci sentire meglio: una tisana con un libro, il calore di un camino, massaggiare un olio viso, cinque minuti di meditazione all'aria aperta, una passeggiata quotidiana.
Un rituale non deve essere complicato o spirituale: può essere anche solo un gesto quotidiano che ci aiuta a sentirci meglio, come un massaggio al viso o qualche respiro profondo prima di iniziare la giornata.
Nel contesto del benessere e della bellezza, un rituale non è solo un’abitudine, ma un momento dedicato a sé stessi, in cui il gesto diventa un atto di cura e presenza, trasformando la routine in un’esperienza più profonda e significativa.
Facendoci vivere meglio e mantenendoci vitali.
Andando più nel profondo, poi, fortunatamente oggi abbiamo accesso a tante discipline olistiche e cose che possiamo fare.
Ed è proprio questo ciò che voglio condividere qui: un viaggio alla riscoperta della bellezza come gesto d’amore per sé stessi, attraverso rituali, consapevolezza e piccoli atti quotidiani di benessere. Vorrei raccontarvi cosa ho esplorato e cosa mi ha aiutato tra aromaterapia, yoga, face yoga, prodotti naturali, rituali di mindfulness, ayurveda e cristalli… tante cose che magari proveremo assieme e che ci possono ispirare a mantenere il nostro benessere.
Grazie per aver seguito fin qui e, prima di lasciarci, vorrei portarvi una riflessione:
Voi avete mai provato a stare bene, ma bene veramente?
Come vi sentite con voi stessi, non solo fisicamente ma anche mentalmente? Vi sentite più giovani o più vecchi della vostra età?
State vivendo al meglio?